“Il mio bambino non dorme”: le Wake Windows

Oggi ti voglio parlare di un argomento che viene cercato da quasi tutti i genitori: “Perchè il mio bambino non dorme a lungo? Perché si continua a svegliare?”

In particolare con questo articolo prenderemo in considerazione le “Wake Windows“, ovvero le finestre di veglia del tuo bambino. Analizzeremo nel dettaglio le dinamiche che le caratterizzano e come possono migliorare il sonno del tuo bambino.

Continua a leggere per saperne di più!

Che cosa sono le Wake Windows?

Una finestra di veglia definisce un periodo in cui il tuo bambino non dorme, fra una pennichella e l’altra. Questa include tutti i momenti in cui il tuo piccolo non è nella culla o nel lettino per dormire, quindi i momenti in cui mangia, gioca, legge dei libretti o sta fuori casa.

Fa parte della finestra di veglia anche la routine legata al sonno del bambino. Le Wake Windows si contano infatti da quando il bambino si sveglia al momento in cui viene messo nel lettino per il riposino o comunque si addormenta, anche se in braccio.

Perché sono così importanti?

Queste “finestre” sono importanti per comprendere il motivo per cui il tuo bambino non dorme a lungo e con costanza come vorresti o come dovrebbe fare per mantenersi in perfetta salute.

Se questi periodi di veglia sono troppo lunghi, il tuo piccolo fatica a mettersi calmo e tranquillo perché è troppo stanco. Per restare sveglio riceve una scarica di adrenalina. La sua adrenalina, infatti, lo mantiene sveglio, allungando il tempo di veglia, ma rendendo più difficile l’addormentamento.

Al contrario, se le sue Wake Windows sono troppo corte significa che quel bambino non è abbastanza stanco e non è pronto per addormentarsi o, se si addormenta, dormirà per poco.

“Come faccio a trovare le giuste Wake Windows?”

Domanda interessante a cui rispondere: si deve trovare il giusto equilibrio fra sonno e veglia.

Detta così sembra una cosa impossibile, ma con la seguente tabella ti darò i range corretti a seconda dell’età del tuo bimbo.

Età del bambinoFinestra di veglia
0 – 4 settimane35 – 60 minuti
4 – 12 settimane60 – 90 minuti
3 – 4 mesi75 – 120 minuti
5 – 7 mesi2 – 3 ore
7 – 10 mesi2,5 – 3,5 ore
11 – 14 mesi3 – 4 ore
14 – 24 mesi4 – 6 ore

Ovviamente questi dati sono indicativi e ogni bambino è a sé, ma ti danno un’idea orientativa di quanto tempo è giusto che un bambino resti sveglio tra un riposino e l’altro. Questo per fare in modo che sia abbastanza stanco per dormire, ma non troppo stanco da avere difficoltà ad addormentarsi.

Come vedi per ogni fascia di età la finestra di veglia ha un range piuttosto ampio. Sei tu come genitore che, osservando il tuo bambino, dovrai stabilire se stare più vicino al tempo più corto o più lungo di ogni range. Lo può essere stabilito in base a quanto è durato il riposino precedente e guardando i segnali di stanchezza del tuo bebè. Per esempio, un neonato che ha le sopracciglia arrossate o che si strofina gli occhi e le orecchie indica che è pronto per la nanna.

E se il mio bambino non dorme abbastanza?

copertina nanna

In questo caso si devono adottare alcune tecniche che possono migliorare il suo sonno, anche se iniziare con delle Wake Windows appropriate all’età aiuta enormemente.

Prima, però, ci tengo a dire una cosa: tutto parte dalle buone abitudini quando si è svegli.

Vediamo ora 5 utili consigli:

  1. Attenzione alla quantità di cibo: se il tuo bambino non ha mangiato a sufficienza durante il giorno, tenderà a svegliarsi durante la notte! Tieni in considerazione, però, che i risvegli notturni per mangiare sono fisiologici nei primi mesi di vita.
  2. Una boccata d’aria fresca fa bene: l’esposizione al sole, soprattutto al mattino o nel tardo pomeriggio, stimola la produzione di vitamina D, che a sua volta, produce Melatonina, la sostanza che favorisce il sonno.
  3. Muoversi fa bene alla salute (e al sonno!): ebbene sì, far fare attività fisica al tuo bambino durante la giornata lo aiuterà a dormire meglio la notte, provare per credere! Anche i piccolissimi possono esercitarsi con il Tummy Time, attività a pancia in giù che stimolano lo sviluppo della muscolatura del collo, pochi minuti alla volta.
  4. Lascialo giocare: il gioco libero, infatti, stimola la creazione di connessioni neuronali e impegna fortemente la sua piccola testolina che, alla sera, sarà così provata da farlo crollare.
  5. Fallo interagire con altre persone: che siano altri bambini o adulti, la creazione di nuove relazioni lo aiuta a sviluppare sensibilità verso gli altri e attivano altre aree del cervello, importanti per l’incremento della sua capacità sociale.
  6. Lo so, non ci doveva essere un sesto consiglio, ma ho deciso di aggiungerlo perché penso sia molto importante: per fare una buona nanna, serve anche la copertina giusta! Scopri ora qual è la coperta perfetta per i riposini durante il giorno: clicca qui!

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