Una delle preoccupazioni più grandi di un genitore è sicuramente riferita al quanto vestire il proprio bambino. Quello che forse non sai, però, è che il tuo bambino, dopo le prime settimane, è dotato di una capacità speciale: la termoregolazione corporea. Quest’ultima gli permette di non provare troppo freddo o troppo caldo, proteggendolo dagli sbalzi di temperatura. Ne eri a conoscenza? Ti piacerebbe saperne di più su questo tema per stare più tranquillo?

Allora continua a leggere questo articolo, ricco di pratici consigli! 

Cos’è la termoregolazione corporea?

La termoregolazione corporea è un complesso meccanismo biologico che si occupa del mantenimento di una temperatura interna pressoché costante. La termoregolazione è, quindi, la capacità del corpo di regolare la propria temperatura in risposta ad ambienti troppo freddi o troppo caldi. Questa è una funzione fondamentale per la sopravvivenza del neonato.

Il bambino alla nascita, infatti, subisce un vero e proprio shock termico fra il calore che sentiva all’interno del grembo materno e il freddo dell’ambiente esterno. Ovviamente alla nascita questa capacità non è del tutto sviluppata, ma questo avviene nel corso delle settimane e dei mesi successivi. Anche il tremore in questa prima fase non c’è, quindi non è sempre facile capire quando il bimbo ha freddo.

Ipotermia e ipertermia

Con questi due termini vengono delineate due situazioni completamente opposte: quella in cui il bimbo ha troppo freddo e quella in cui, invece, ha troppo caldo. 

Il tuo bimbo non starà bene in nessuna delle due condizioni, quindi attenzione! 

Fra le due la più comune è proprio l’ipertermia perché tutti i genitori, data la loro apprensione, non terranno mai scoperto il loro bambino. Ma allora come comprendere se il bimbo si trova in una situazione di isotermia, quindi non ha né troppo caldo, né troppo freddo? 

Come capire se il bambino ha freddo

Per capire in modo semplice se il tuo bambino ha freddo, ti basterà appoggiare una mano sulla sua nuca e percepirne il calore. Se è fredda, allora forse il bimbo non sta poi così bene, se è calda, o addirittura sudata, è il caso di togliergli di dosso qualche coperta o strato di tessuto. La temperatura di mani e piedi, infatti, non è d’aiuto in questo caso, quindi è bene ricorrere al vecchio metodo della nonna, che sentiva con la mano la nuca. Puoi indurre uno sviluppo più veloce della termoregolazione corporea del bambino e della sua capacità di produrre calore tramite il contatto diretto con il tuo corpo. Non a caso i neonati di solito vengono messi a contatto diretto con la pelle della mamma o del papà!

Come vestire un neonato?

Rispondiamo ora a una delle domande più gettonate in assoluto: come si veste un neonato? Beh, abbiamo appena detto che la termoregolazione corporea in lui non è ancora ben sviluppata, quindi avrà bisogno del giusto numero di strati di indumenti. La cosa essenziale, però, è che non siano troppi, proprio per evitare l’ipertermia e la disidratazione del suo piccolo corpicino. Altra caratteristica essenziale degli indumenti per neonati dovrebbe essere la composizione naturale del tessuto. I tessuti naturali, in particolare il bambù e il cashmere, sono perfetti per la pelle delicatissima e facilmente irritabile del bambino. 

Iniziamo ora a parlare degli “strati” con cui puoi coprire il tuo bambino senza che senta troppo caldo o troppo freddo. A seconda della stagione, ovviamente, la sequenza cambia: vediamo ora insieme cosa scegliere. 

Come vestire il bambino in inverno 

In inverno è necessario che il tuo bimbo sia ben coperto, soprattutto durante le uscite. Proprio per questo motivo, dopo aver indossato un buon body in bambù e un cardigan in cashmere, è bene coprirlo anche con un lenzuolo e una morbidissima coperta in cashmere. 

Come vestire il bambino in estate

Per l’estate, invece, è bene coprire moderatamente il tuo bambino: basterà un ottimo body in bambù, un lenzuolino da sotto e una trapuntina in bambù pronta per ogni repentino cambio improvviso del meteo. 

Non sai dove acquistare tutti questi prodotti?